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L'inguine di Daphne - DecaDanza - (FULL ALBUM 2009)


Playing Next: King City - The Last Siesta (full album)
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© 2009 L'inguine di Daphne

DecaDanza



(0:00) 01 - Intromentale

(0:54) 02 - creature, creatori

(5:32) 03 - Nylon

(11:54) 04 - divinità embrionali

(16:30) 05 - Sussurri antropomorfi

(22:25) 06 - vento d'avorio

(29:53) 07 - Ideo-latria misantropa

(32:53) 08 - del silente

(36:04) 09 - D'Eternità

(39:51) 10 - Kirurgia



-



Produzione :

DLindipenso

GammartManagement



www.inguinedidaphne.com

ww.facebook.com/inguinedidaphne.official



-



L'inguine di Daphne :

Alessia De Capua - VOCE

Dagon Lorai - VOCE, CHITARRE, SINTETIZZATORI e PROGRAMMI

Egon Viqve - CHITARRE, E-BOW

Emiliano Petix - BASSO

Raffaella Lelicka Vesevo - BATTERIA

Senada Smit - TEATRO, DANZA, PERFORMAZIONE



L'inguine di Daphne ha realizzato i seguenti ALBUM :

(2005) Crisi&Vaglia

(2007) TRÈ TRAKEE

(2008) La Fillossere Oscena

(2010) DecaDanza

(2011) embrionaria

(2013) i danni del desiderio

(2015) D!€C1

(2017) Venere non è bella [COMING SOON]



_____________________________________________________



Inguine di Daphne - DecaDanza 2009



L' album concettuale de \"L'inguine di Daphne\" è pura sperimentazione artistica sganciata dalla forca del linguaggio \"commerciale\"

Il susseguirsi delle tracce, tutte unite fra loro, si denuda di ogni attitudine ortodossa della forma canzone, per lasciare spazio alla sospensione di certe sonorità che si traducono in pensieri riguardo l'alienazione in cui veniamo riversati dalla corsa verso il progresso. I testi dalla elegante poetica, si innestano inaspettati all'interno di arrangiamenti che privilegiano un ascolto viaggiante e assuefatto dei brani. Questo album di 10 tracce inedite dal titolo \"DecaDanza\",non ha mire espansive dato che delinea solo il sentiero nero che porta alla vetta privilegiata,da cui si può contribuire all'universalità del linguaggio artistico-musicale nel nostro tempo.

.Nella copertina è raffigurata una donna dalle statuarie beltà, con la testa di uccello che si riallaccia all'estrema e instancabile ricerca della libertà di pensiero da parte del protagonista nel racconto.

Tutta la narrazione ha come epilogo la disfatta dell'individuo che viene in fine avviluppato a pieno dai medici gerarchi i quali, in precedenza, sono stati dei dissidenti convertiti al messia...in somma ,un circolo vizioso e inarrestabile che allarga la teoria dell'inesorabile autodistruzione che coinvolge il \"mondo industrializzato\" e quindi tutti noi.

______________________________________________________



TESTI dall'album:



-creature,creatori-

continueranno in eterno

a legarmi alle loro croci

ma i dottori di legno,

non sapranno

ripararmi.

I comandamenti dei gerarchi

ci vengono iniettati endovena.

V'è la rassegnazione

fra i loro pasti pregiati

una volta respiravano

ma io non produco

solo anidride carbonica



-Nylon-

E' di nylon.

Oh! mia gioia e rovina

nell'immortale curva,

sintetizzami gli occhi ancora.

Sei tu la mia falsa meretrice

e dopo questo epilettico

trasmigrare,

mi resterai

come il palissandro.

Solo claustrofobie

agorafobiche

nel suono delle mie labbra

sul tuo corpo.

La mia sola dimora è

il buio.



-divinità embrionali-

attività meccanica

e nera è l'immagine.

Difese eretiche.

La notte è

dipesa dall'insonnia

che impreca di

conoscere un dio.



-Sussurri antropomorfi-

Sopravviveremo?

Chi è in me,

aspetta

la fine di qualcosa.

Asfissiato e misantropico

il passo delle zampe

pende dalle labbra

dell'eterno prolassamento

che forse

mai troncherà questo viale

di valchirie indemoniate

anticlericale,come reso

dal mio umore

che non smette mai

di respirare

somatostatine varie.

Non so quello che faccio

e non faccio quello che so

mi strangola questo immenso.

E c'è sempre

chi mi odierà



-vento d'avorio-

la mia stanza infittita

di carni traslucide,

permette alla trachea

d'affaticare i propri muscoli

i dipinti rendono fede

ai colori in particolare,

con la luce naturale

ma qui dentro

la naturalità è

quella verde

e l'emanazione sua è

mera,nera,notturna.

La pellicola di vetro

sulla faccia,

non taglia

come la verga

edifica il sangue

deride l'emblema.

Nel contempo l'acqua

rappresenta i due terzi

della composizione umana.



-ideo-latria misantropa-

Anticristo martire

fammi odiare quanto te!

Frigna Dio fragile

non sei stato umile.

Fedeli i tuoi gerarchi

che credendo

mortalmente in te,

ricavano una effige

dalle loro natiche.

Ideo-latria misantropa

spargerà melma.

L'ideo-latria misantropa

fermerà la guerra.



-del silente-

La sudditanza del silente

e la notte

mi è lieta,solenne.

Lo spazio fra le stelle

è il buio di piombo

che scende sulle labbra

che pregando,

appesantiscono

le mie palpebre stanche.

...e il gerarca trema!



-D'Eternità-

(strumentale)



-Kirurgia-

Non ci sono vie

che quelle contrarie

i lugubri panneggi di vetro,

a partire dal ventre,

potrebbero fregiare.

Ma le kirurgie

hanno svelato

le trame interne

del corpo umano

molto prima di me.

Prima di me.

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